suoni sin dal grembo materno: tra questi suoni era compreso anche il linguaggio, naturalmente! Venuto alla luce, sono stato accolto con molte carezze e quelle parole sufficienti a farmi ridere o a costringermi a.... mangiare. Scorrendo il tempo e gli anni, il linguaggio che udivo assumeva concetti sempre nuovi accompagnati dalle relative azioni, sicché già a due o tre anni circa ero in grado di formulare piccole frasi come: "ho mangiato", oppure "ho bevuto tanto o, ancora, "sono andato in cucina"; se un altro bambino della stessa mia età avesse detto: "ho andato pure io in cucina", avrei certo riso: perché? Ma perché suonava buffo! Avevo sempre sentito dire: "sono andato" e mai "ho andato", ma non ne conoscevo la ragione; in seguito, sempre nel corso degli anni, andando alla scuola media inferiore, il mio insegnante di Italiano spiegò meglio l'uso degli ausiliari davanti ai verbi transitivi e a quelli intransitivi come: "andare" per esempio. Infatti questo verbo non risponde alle domande: "Chi?; Che cosa? per cui è intransitivo"
Ciò che intendo dire è che la scuola mi ha insegnato a capire l'uso del linguaggio che già possedevo, attraverso le nozioni grammaticali. Ho ancora migliorato la qualità delle parole e delle frasi che via via utilizzavo, attraverso i classici, prose e quant'altro: in definitiva, per capire i classici e quel "quant'altro", dovevo essere già in grado di esprimermi nella lingua italiana!
Parliamo ora della lingua Inglese:
Qual è il livello di conoscenze degli studenti italiani? (tratto da:www.lastampa.it/2012/04/13/cultura/doman...FpQARMqK/pagina.html
Secondo uno studio Eurostat del 2007 gli italiani si mantengono sempre nel gruppo di coda nella conoscenza delle lingue straniere, e in ritardo grave sono anche i giovani liceali. Tra i giovani che frequentano la scuola secondaria gli italiani hanno un posto di rilievo solo nella classifica di quelli che studiano una lingua straniera, con il 73,9% contro una media in seno all’Ue del 33,4%, ma il dato si spiega ricordando che in Europa ormai lo studio prevede almeno due lingue straniere. A parte gli studenti della Gran Bretagna (che nel 51% dei casi non studiano altre lingue) e gli altri Paesi anglofoni, i nostri sono poi in vetta alla classifica di quelli che non imparano a scuola nessuna lingua straniera: l’1,5%, alla pari degli austriaci e dopo gli spagnoli, al 3,9%.
Avrei certo una grande idea, ma ci sono certamente costi elevati per mettere in pratica tale progetto. Tuttavia parlarne non fa male! Ecco come immagino l'apprendimento della lingua Inglese nelle scuole della prima infanzia, materne asili nido e così via:
Prima di tutto, in queste strutture della prima infanzia, è necessaria la presenza di insegnanti Inglesi oltre quelli Italiani! Il linguaggio viene prima della grammatica e deve essere offerto sin dalla prima infanzia: giochini, scherzi racconti di storie fantastiche devono essere porte ai bimbi nei due codici di lingua con molta liberalità e naturalezza, sicché il bambino si esprimerà talvolta in Inglese e talvolta in Italiano.
Si dovrà andare avanti in questo modo alla scuola elementare, media inferiore e media superiore dove gli studenti impareranno un miglior uso della lingua Italiana e Inglese attraverso lo studio di classici e il resto delle materie.
E ora, questa pagina di testo che tratta della grammatica Inglese per principianti, e che vi invito ad aprire, non fa un po ridere?
Prende spunto dai classici per meglio spiegare gli ausiliari essere e avere trattati già alla prima lezione: è ridicolo perché lo studente non capisce una sola parola; il colmo dei colmi è che proprio ora, quando lo studente non capisce una sola parola, gli viene offerto lo studio di lunghissime pagine di classici, storia e geografia in lingua Inglese; è come costringere un neonato a percorre 50 metri in otto secondi! Ma ci stiamo con la testa?
Comunque io ho la risposta e la soluzione del problema! ......... continuate a seguirmi.... la registrazione su questo Sito è gratuita!
Ciò che intendo dire è che la scuola mi ha insegnato a capire l'uso del linguaggio che già possedevo, attraverso le nozioni grammaticali. Ho ancora migliorato la qualità delle parole e delle frasi che via via utilizzavo, attraverso i classici, prose e quant'altro: in definitiva, per capire i classici e quel "quant'altro", dovevo essere già in grado di esprimermi nella lingua italiana!
Parliamo ora della lingua Inglese:
Qual è il livello di conoscenze degli studenti italiani? (tratto da:www.lastampa.it/2012/04/13/cultura/doman...FpQARMqK/pagina.html
Secondo uno studio Eurostat del 2007 gli italiani si mantengono sempre nel gruppo di coda nella conoscenza delle lingue straniere, e in ritardo grave sono anche i giovani liceali. Tra i giovani che frequentano la scuola secondaria gli italiani hanno un posto di rilievo solo nella classifica di quelli che studiano una lingua straniera, con il 73,9% contro una media in seno all’Ue del 33,4%, ma il dato si spiega ricordando che in Europa ormai lo studio prevede almeno due lingue straniere. A parte gli studenti della Gran Bretagna (che nel 51% dei casi non studiano altre lingue) e gli altri Paesi anglofoni, i nostri sono poi in vetta alla classifica di quelli che non imparano a scuola nessuna lingua straniera: l’1,5%, alla pari degli austriaci e dopo gli spagnoli, al 3,9%.
Avrei certo una grande idea, ma ci sono certamente costi elevati per mettere in pratica tale progetto. Tuttavia parlarne non fa male! Ecco come immagino l'apprendimento della lingua Inglese nelle scuole della prima infanzia, materne asili nido e così via:
Prima di tutto, in queste strutture della prima infanzia, è necessaria la presenza di insegnanti Inglesi oltre quelli Italiani! Il linguaggio viene prima della grammatica e deve essere offerto sin dalla prima infanzia: giochini, scherzi racconti di storie fantastiche devono essere porte ai bimbi nei due codici di lingua con molta liberalità e naturalezza, sicché il bambino si esprimerà talvolta in Inglese e talvolta in Italiano.
Si dovrà andare avanti in questo modo alla scuola elementare, media inferiore e media superiore dove gli studenti impareranno un miglior uso della lingua Italiana e Inglese attraverso lo studio di classici e il resto delle materie.
E ora, questa pagina di testo che tratta della grammatica Inglese per principianti, e che vi invito ad aprire, non fa un po ridere?
Prende spunto dai classici per meglio spiegare gli ausiliari essere e avere trattati già alla prima lezione: è ridicolo perché lo studente non capisce una sola parola; il colmo dei colmi è che proprio ora, quando lo studente non capisce una sola parola, gli viene offerto lo studio di lunghissime pagine di classici, storia e geografia in lingua Inglese; è come costringere un neonato a percorre 50 metri in otto secondi! Ma ci stiamo con la testa?
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